My mother, Virginia Magliozzi in Colozzo, a teacher educator.In ricordo di mia madre Nel piccolo cimitero di paese Ho raccolto vasi Dal vento rovesciati Per pietà di chi giace Nell’urna e dorme in pace. Ho deposto lacrime, Insieme alle orchidee, Sulla marmorea lapide Dove mia madre, Or son otto anni, Riposa con mio padre. Orfana della sua risata E del giudizio severo, Mi sento un po’ smarrita. Nei ricordi la ritrovo O vagabondando In vecchi album di foto. M’appare in sogno Di notte all’improvviso, Aleggia nel pensiero Come foglia morta Sospesa su un fuscello Con apparenza di vita. * IN MEMORY OF MY MOTHER In the small cemetery I collected vases From the wind overturned For pity of those who are in the grave Lie and sleep in peace. I put tears Along with orchids On the marble tombstone Where my mother, It is eight years, Rests with my father. Orphan of her laugh And of her stern gaze, I feel a little bit lost. In my memories, I find her again Or wandering On old photo albums. She appears to me in dreams Suddenly at night, In my thoughts, she wafts As a dead leaf Suspended on a twig With the appearance of life. By Franca Colozzo https://lnkd.in/dTdZZUK
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Franca Colozzo
- 26/10/2022 21:55:00
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Cara Silvia, proprio vero, le nostre radici sono così difficili da cancellare. Persino nello scontro ideologico si rafforza la nostra identità, pur se in contrapposizione. Tutto sommato, sono stata una figlia modello che ha sempre studiato e dato pochi problemi. A soli 15 anni ho tolto anche il pensiero degli amorosi approcci, fidanzandomi con lattuale marito, e mettendo a segno 12 anni di fidanzamento. Ma sono storie di altri tempi! Non dico migliori, ma forse più semplici soprattutto per le madri. Oggi è tutta unaltra storia! Grazie del bel commento, buonanotte.
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SilviaDeAngeliss
- 26/10/2022 20:58:00
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Quella fifura fondamentale, e indelebile, che vive sempre in noi, ci dona tanta energia nei momenti difficili della vita, e il ricordo straziante degli ultimi giorni vissuti con lei segna passi dolorosi, e qualche rimpianto per i momenti "di scontro", così lontani e insulsi dunacerba gioventù... Molto bello leggerti, Franca, buona serata.
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Franca Colozzo
- 14/05/2019 00:10:00
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Grazie Salvatore del tuo commento che si trova sulla stessa lunghezza donda, per quanto concerne la versione inglese, dei miei amici anglofoni, che lhanno letta e commentata sul Blog di Linkedin "Creative Visionary POD", su cui scrivo di quando in quando. In verità lassonanza mi sembra più facile in inglese per una serie di suoni finali (ad es. le "s" del plurale). Non so se tu abbia avuto modo di studiare la letteratura inglese (Keats, Shelley, Wordsworth, etc., senza entrare in merito alla poetica di Shakespeare), ti renderesti allora subito conto come la rima a volte sgorghi spontanemanete senza tutti quegli artifici italiani, indotti dalla complessità del nostro idioma. Un caro saluto. Buona notte.
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Franca Colozzo
- 13/05/2019 23:09:00
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Ti ringrazio Graced del tuo passaggio e dellapprezzamento. Osservando il volto di mia madre, mi rendo conto come la bellezza svanisca e resti solo la memoria dei giorni andati. In verità, io ero uno spirito ribelle, anche se non sembrerebbe, e controbattevo sempre le sue idee, ma poi in fondo le riconoscevo i meriti e la pazienza. "Bastian contrario" mi potrei tranquillamente definire, ma erano i tempi della contestazione post 68, dei "Figli dei Fiori" che avrei voluto seguire nelle loro peregrinazioni in India. Invece, pur combattendo le battaglie (divorzio, aborto) non ho avuto mai il coraggio dirompente di scappare verso lagognata libertà. Al di là di tutto, sono stata una studentessa modello, una fidanzata ultra decennale ed una moglie ad oltranza. Alla fine, mia madre mi ha riconosciuto sempre il merito di non averle mai dato problemi e questo oggi mi consola e, nel contempo, mi rattrista nel pensare che avrei potuto essere più disponibile al dialogo e meno contestatrice. Ma lintemperanza giovanile è cosa risaputa. Un saluto affettuoso. Buona notte.
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Franca Colozzo
- 13/05/2019 22:53:00
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Hai ragione Lino nellaffermare che si percepisce in questa poesia, scritta tre anni dopo la morte di mia madre e riproposta nuovamente con piccoli ritocchi e con la versione inglese, il sentimento di un vuoto che si avverte ancor più di prima. La giornata della mamma esalta questa sensazione e fa andare a ritroso nel tempo. I ricordi sfumano tra le nebbie del passato e tutto oggi appare quasi privo di senso, immedesimandomi io stessa nella sua figura dinsegnante, più che di scuola, di vita. Grazie per il tuo commento che coglie lessenza di questa assenza. Buona notte.
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Salvatore Pizzo
- 13/05/2019 02:49:00
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E molto sentita e bella, ma, nonostante la mia scarsissima conoscenza dellinglese, mi sembra che la versione inglese sia ancor più emozionante: sarà la mia ignoranza in materia, però la sento più musicale, senza nulla togliere alla versione italiana. Un saluto assai caro.
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Graced
- 12/05/2019 19:11:00
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Innanzi tutto bellissima donna tua madre, cara Franca. Vedo che le rassomigli molto. Bellissimo e giustissimo ricordarla in questo giorno, in particolare, ma credo che colei che ci ha donato la vita sia sempre nei nostri pensieri e nel nostro cuore. E tu lhai fatto ricordando i momenti della sua mancanza che ti pesa molto e ti fa sentire smarrita perché era una guida che indirizzava, in qualche modo, le tue azioni. Una bellissima dedica damore filiale che, ho molto apprezzato. Un saluto affettuoso, ti auguro una serena serata!
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Lino Bertolas
- 12/05/2019 11:14:00
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Una poesia dolente che non induce al sentimentalismo, ma fa sentire lassenza (e allo stesso tempo la presenza) di una persona importante nella propria vita. Un modo non convenzionale per ricordare la festa della mamma.
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